Agrumi esteri contaminati, serve un’azione europea

Citrus Black Spot, Falsa Cydia e Citrus tristeza virus sono le principali minacce per gli agrumi di importazione ed è necessario un intervento europeo per salvaguardare la filiera. A lanciare l’allarme – come riporta un articolo del Sole24Ore – è l’Italia che, dopo la Spagna, si classifica come il secondo produttore europeo (140 mila ettari coltivati, 3 milioni di tonnellate di prodotto, 1,5 miliardi di fatturato e 250 milioni di export).

Sono iniziati anche gli appelli alla commissione europea, come quello presentato dall’europarlamentare della Lega Gianantonio Da Re. Tra le principali richieste ci sono quelle di strumenti finanziari specifici e di maggiori controlli sulla merce importata alle frontiere.
Su questo ultimo punto si è spesa anche Confagricoltura, che ha riportato la numerica di 33 intercettazioni da macchia nera degli agrumi sui frutti sudafricani importati nei mesi tra gennaio e agosto. Il presidente della Federazione nazionale agrumi di Confagricoltura Giosuè Arcoria ha sottolineato che l’intero comparto nazionale potrebbe essere a rischio se gli agrumi fossero attaccati da questa fitopatia, mentre il settore sta ancora facendo i conti con il virus della tristeza.

Tra le proposte avanzate dagli agricoltori c’è quella di un tetto massimo alle intercettazioni, oltre il quale vengano bloccate le importazioni.
Un intervento compatto europeo è stato richiesto da Italia e Spagna anche nell’ultima riunione del gruppo di lavoro al Copa-Cogeca (la confederazione che riunisce le principali associazioni agricole europee).

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